TALK SHOW 2.0

TALK SHOW 2.0

Ciclo di serate, con la formula del talk show, condotte dal giornalista Gianluca Baccani riguardanti: 

  • L’economia della cultura
  • Turismo 2.0
  • Innovazione, start up e saper fare
  • Food economy

L’INFORMAZIONE AL TEMPO DEI SOCIAL MEDIA

Centro Creativo Casentino e Lions Club Casentino insieme per potare nella vallata un momento di riflessione importante sul mondo dell’informazione oggi.

Da un’idea del Giornalista Gianluca Baccani il format ospiterà questa volta volti e nomi legati alla comunicazione come il direttore de La Nazione, Francesco Carrassi e Marco Pratellesi, direttore dell’Agenzia Giornalistica Italiana, Massimiliano Musmeci, Direttore di Confindustria Toscana Sud ed editore della testata web Arezzo Notizie e Luigi Alberti, Capo redattore dell’emittente Teletruria.

Quella che stiamo vivendo è una fase di profondo cambiamento nel modo di informarsi e di fruire delle notizie, tanto da giustificare l’affermazione secondo cui l’ecosistema informativo a cui tutti noi accediamo ogni giorno stia attraversando una fase di mutazione senza precedenti.
Secondo il “Reuters Institute Digital News Report 2016” il 51% del campione analizzato (50.000 persone in 26 nazioni) usa i social media come fonte di accesso alle notizie, mentre il 12% li utilizza come fonte principale; tra questi ultimi Facebook la fa da padrona, calamitando gran parte delle condivisioni. Giovani e donne sono le categorie che con maggior fiducia si affidano ai social network.
Un cambiamento epocale, che in Italia viaggia ad un ritmo più basso rispetto alla gran parte delle nazioni analizzate, considerato che al momento dell’indagine solo il 62% della popolazione italiana aveva accesso ad internet. Ancora oggi, il 43% degli italiani preferisce informarsi rivolgendosi alla televisione, tanto cara alle generazioni meno giovani.
Ma la “generazione tv” è destinata ad affievolirsi e la “generazione smartphone” avanza a ritmo costante. Di qui a breve, l’avvento della banda larga, che avrà effetto amplificato rispetto ad altri paesi europei (per via del ritardo accumulato) andrà a modificare pesantemente gli equilibri attuali dell’informazione nel nostro paese. Con forti conseguenze per brand, aziende, politica ed economia.
Una vera e propria rivoluzione, che incide sul linguaggio e sugli stessi meccanismi decisionali, determinando nuovi percorsi nella circolazione del sapere e nella distribuzione dello stesso.
Per ragionare su quanto sta cambiando intorno a noi e su come affrontare con maggiore consapevolezza il cambiamento, l’appuntamento è per venerdì 24 novembre, presso la sede del Centro Creativo Casentino di Bibbiena.

 

 

L’ECONOMIA DELLA CULTURA

ARTE, PATRIMONIO STORICO E CREATIVITA’ COME MOTORI DELLA RIPRESA

 Soci, sala Berretta Rossa, venerdì 5 maggio 2017

Che cos’è la ­creatività, cosa sono i beni simbolici, quali le conseguenze dell’aumento della componente intellettuale dei beni, quali le caratteristiche originali di un inatteso macrosettore economico culturale che vale, solo nel nostro Paese, quasi il 10% del prodotto interno lordo e impiega quasi due milioni di persone?

Per rispondere a queste e a altre domande occorre andare oltre il concetto stereotipato di cultura, intesa come bene immateriale e magari anche superfluo, soprattutto nei momenti di crisi economica e non solo, come quello che sta attraversando l’Italia ormai da troppi anni.  Bisogna avere la capacità di immaginare un intero Sistema Produttivo Culturale e Creativo che comprende industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico, produzioni creative, green economy, innovazione tecnologica e altro ancora.  Un sistema a cui si deve – come emerge dall’ultima indagine condotta dalla Fondazione Symbola –  il 6,1% della ricchezza prodotta in Italia: 89,7 miliardi di euro. Ma non finisce qui, perché la cultura ha sul resto dell’economia un effetto moltiplicatore pari a 1,8: in altri termini, per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,8 in altri settori. Gli 89,7 miliardi, quindi, ne ‘stimolano’ altri 160,1, per arrivare a quei 250 miliardi prodotti dall’intera filiera culturale, il 17% del valore aggiunto nazionale, col turismo come principale beneficiario di questo effetto volano. Questi i numeri che descrivono l’economia della cultura in Italia, ovvero una straordinaria opportunità da coltivare per ripartire e per sostenere la ripresa economica, come conferma l’impegno del Parlamento Europeo per il suo inserimento come undicesima priorità del piano Juncker, volto a rilanciare l’economia del continente grazie ad un investimento di 315 miliardi di euro a favore degli Stati membri.
Dopo Turismo 2.0, Food e innovazione, nuova tappa del percorso avviato dal Centro Creativo Casentino per stimolare la riflessione attorno a grandi temi strategici su cui ragionare nella prospettiva della ripresa economia e dello sviluppo del territorio, il tutto seguendo il fil rouge che dalla visione globale delle cose conduce alle determinazioni che devono essere assunte in ambito locale.

 

TURISMO 2.0

OPPORTUNITA’ E RISCHI 

Lo sviluppo dell’economia turistica è certamente una delle grandi opportunità che ha l’Italia per sostenere la ripresa, dopo la crisi che sta penalizzando i settori manufatturieri, soprattutto alla luce degli straordinari “giacimenti di attrattive” di cui dispone il nostro Paese. Analoga riflessione può essere fatta guardando alle prospettive del Casentino. Dalla visione globale e quella più territoriale o locale, la prospettiva cambia, ma le tematiche attorno alle quali ragionare sono le stesse. Da questo nasce l’idea di mettere a confronto visioni globali ed esperienze territoriali, soggetti con elevata competenza e conoscenza, in modo dinamico e aperto, senza precostiture alcuna tesi, ma con l’unica volontà di aumentare la capacità di percepire correttamente quanto si muove intorno a noi.

In questo senso, sempre di più l’attenzione si sposta sulla rete, dove da qualche anno si sta progressivamente spostando la grande competizione nazionale e internazionale per catturare i flussi turistici, in costante aumento.  In Italia, secondo l’ultimo report Istat (febbraio 2013), sceglie Internet il 37,4 per cento dei vacanzieri e il 44,1 per cento di chi viaggia per lavoro. L’aumento dei turisti fai-da-te rispetto al 2011 è stato del 3,1 per cento e la tendenza è al rialzo. Le agenzie di viaggio tradizionali se la passano sempre peggio: ora intercettano appena l’8,8 per cento del mercato dei vacanzieri, con un crollo spaventoso (dal 21,4 all’8,9 per cento in un anno) sui viaggi per lavoro. In Italia, l’e-commerce ha generato nel 2012 – fonte Casaleggio Associati – un giro d’affari di 21,1 miliardi di euro, con il turismo attestato sul 24 per cento dei volumi complessivi (superato solo dal colosso del gioco online al 48,5 per cento) e una previsione di crescita di un ulteriore 15 per cento nell’anno in corso (Paolo Cagnan – L’Espresso).

Dati significativi che descrivono un fenomeno e che inducono a spostare la riflessione sul cosiddetto TURISMO 2.0, portatore di grandi opportunità, ma anche di rischi rilevanti. Proprio partendo da questo tema, per guardare a quello più complessivo del turismo visto come leva di sviluppo decisiva per gli anni a venire, si confronteranno :

Emilio Casalini, giornalista di Report (Rai) e scrittore, autore di un e-book dal titolo  ”Fondata sulla bellezza”, riferito all’Italia, contenente una tesi di sicuro interesse su cosa vuole il turista oggi.Da luglio conduce un programma su RADIO2 dal titolo “Bella Davvero” dedicata alla scoperta delle incredibili potenzialità dell’Italia.

 Mirko Lalli, fondatore e Ceo di TRAVEL APPEAL,  una start-up che si occupa di marketing digitale e di big data analytics nel settore del turismo. Nel 2014 ha fondato la società Travel Appeal. La società ha sviluppato “Index”, un reputation manager di ultima generazione scelto da Unicredit per determinare la reputation di aziende e territori.

Lorenzo Lori, imprenditore, creatore dei resort Borgo Corsignano e Fattoria di Celli

Conduttore e autore:  Gianluca Baccani, giornalista.

 

INNOVAZIONE, START UP E SAPER FARE

La ricerca e l’innovazione sono tra le priorità dell’agenda dell’Unione Europea (UE) per la crescita e l’occupazione. I paesi membri dovranno investire, entro il 2020, il 3% del Prodotto Interno Lordo (PIL) in Ricerca e Sviluppo (R&S) (1% di finanziamenti pubblici, 2% di investimenti privati) con l’obiettivo di creare 3,7 milioni di posti di lavoro e di realizzare un aumento annuo del PIL di circa 800 miliardi di euro. Ma quale contesto offre l’Italia per lanciare un’impresa ad alto contenuto di innovazione? Anche nel nostro paese qualcosa si muove. Nel 2015 le startup innovative sono cresciute di oltre il 30% rispetto all’anno precedente. Di questo e di altro parleremo venerdì 4 novembre nel Salone delle Feste del Castello dei Conti Guidi a Poppi, alle ore 20.30, con : Stefano Cecconi , Ad e fondatore di Aruba; Andrea Di Benedetto, Presidente del Polo Tecnologico di Navacchio e vice presidente nazionale di Cna; Donato Nitti, avvocato esperto di reti di impresa; e con Alessandro Sordi, co-fondatore di Dada e Ad di Nana Bianca. In diretta streaming sul portale ufficiale della Toscana INTOSCANA.IT

 

FOOD ECONOMY

La cultura del cibo, i mercatini a chilometro zero, il boom del biologico, le potenzialità dell’export. Nell’Italia della crisi crescono le vendite dei prodotti tipici e di qualità: dai mercatini a chilometro zero al boom di Eataly, dai gruppi di acquisto solidali alle straordinarie opportunità che offre la rete per rendere globale ciò che nasce locale. Di questo e di altro parleremo venerdì 8 Aprile, presso il Museo dell’Arte della Lana di Stia, alle ore 20.30, per iniziativa del Centro Creativo Casentino e dell’associazione Prospettiva Casentino. Ospiti : Antonio Belloni, autore del libro “Food Economy: l’Italia e le strade infinite del cibo tra società e consumi”; Francesca Rocchi, Vice presidente di Slow Food; Simone Fracassi, titolare dell’omonima macelleria d esperto di cibo; Alberto Ricci, imprenditore titolare di Apicoltura Casentinese e Collina Toscana. Conduce il giornalista Gianluca Baccani. Diretta streaming su INTOSCANA.IT, diretta twitter  #foodeconomy.